Landini Inaudito

La sessione di registrazione (15-18 settembre 2022) presso la exchiesa di Santa Caterina in Monte Cerignone (PU), preceduta da una breve sessione di prova e raccordo il 14 settembre, si è svolta con la presenza dei ricercatori Antonio Calvia (14-15 settembre 2022) e Michele Epifani (15-18 settembre 2022) che hanno svolto funzione di direttori di produzione e assistito l’ensemble nella messa a punto interpretativa ed esecutiva della registrazione con le precipue competenze musicologiche e filologiche. Il luogo è stato scelto per le sue caratteristiche acustiche e la praticità delle condizioni di alloggio che hanno permesso un’ottimale organizzazione dei tempi di lavoro e di riposo e favorito la costituzione di relazioni umanoprofessionali molto proficue per la buona riuscita del progetto

La sessione di editing svoltasi a Borgonuovo (BO) presso lo studio del fonico Giovanni Paglioli dal 20 al 26 ottobre 2022, con la supervisione del sottoscritto direttore, ha previsto la selezione delle tracce più adeguate a rendere sia il testo musicale approntato, sia le qualità del lavoro di interpretazione ed esecuzione. Il lavoro di missaggio, realizzazione DDP e l’output di file per distribuzione di musica liquida ad alta risoluzione sono stati realizzati a cura del detto fonico durante i mesi di novembredicembre 2022 durante i quali sono intercorse sessioni di affinamento e ascolto ulteriore delle prese di suono. 

L’originaria commissione di 18 brani è stata implementata con una traccia, ovvero la ballata a tre voci di dubbia attribuzione Cosa non è ch’a se, la quale, pur esulando dai criteri di non disponibilità commerciale o obsolescenza interpretativa posti in partenza, è stata comunque inclusa, in esecuzione inedita interamente vocale, per le sue qualità melodicocompositive e per offrire insieme alla ballata a tre Poche veder non posso un quadro sonoro dei dubia maggiormente articolato

I criteri interpretativi, in ossequio sia alle testimonianze di prassi documentate dalle fonti, sia alla constatazione di una ottimale convenienza timbrica, hanno privilegiato una resa vocale per voci maschili, bilanciata secondo un criterio retorico di varietas, dalla presenza di una voce femminile e da combinazioni plurime di tali colori vocali con strumenti (liuti, viella e organetto)

Nelle ballate a tre voci si è scelto di non aggiungere testi cantati alle parti che non li trasmettono, nella convinzione che la sintassi ritmicoarmonica e il ductus melodico, così evidenziato, di tali voci costituiscano di per veicolo semantico sufficiente nella resa dei valori sia del testo musicale che di quello poetico. Per i brani mancanti di Residuum è stata scelta la soluzione di coprire le lacune con l’intervento di strumenti che per coerenza timbrica hanno raddoppiato le voci laddove il testo è presente

In alcune tracce è possibile ascoltare anche cantanti che si accompagnano con strumenti: in particolar modo in lnon ardischo e Gentil aspetto Viva Biancaluna Biffi canta accompagnandosi suonando il Tenor con la viella. Nelle ballate Sempre girò caendo e Donna per farmi guerra, Luca Dellacasa raddoppia la propria voce (Cantus) con l’organetto.

Esecutori

  • Giovanni Cantarini, tenore
  • Enea Sorini, tenorebaritono
  • Decio Biavati, basso
  • Viva Biancaluna Biffi, canto e viella 
  • Giuseppe PeppeFrana, liuti
  • Luca Dellacasa, canto e organetto

Brani

  1. Già perch'i' penso
  2. S'andra' sanza merzé
  3. I' non ardischo
  4. Arà' tu pietà
  5. Sempre girï caendo
  6. Or è ttal l'alma mia
  7. Po' che di simil foco
  8. Non a Narciso
  9. Lucea nel prato
  10. Donna per farmi guardare
  11. Gentil aspetto
  12. Né 'n ciascun mie pensiero
  13. Perché di novo sdegno
  14. Posto che dall'aspetto
  15. S'i' fossi certo
  16. Partesi con dolore
  17. Cosa non è ch'a se
  18. Po'che veder
  19. Di sospirar sovente